Presentato ieri nella storica sede fiorentina della Net Records (storica etichetta toscana che produsse anche Baby Gate in arte Mina) il libro di Marino Bartoletti “Almanacco del Festival di Sanremo”. Sul piccolo palco con lui anche Stefano De Donato fondatore dei Dirotta su Cuba e l’autore Beppe Dati.
Era il 1947 quando a Viareggio venne l’idea, e precisamente a Pietro Valleroni, di richiamare turismo con un festival della canzone. L’idea piacque ad Alberto Sargentini allora presidente del Comitato Festeggiamenti del Carnevale. Da qui fu abbracciata da Sergio Bernardini, allora gestore della Capannina del Marco Polo di Viareggio e tutto ebbe inizio.
Come si legge nel libro di Fu un successo e tante le spese e come sempre accade, non ci fu nessuno appoggio da parte degli enti locali che preferirono una mostra canina al festival. Un festival che aveva richiamato l’attenzione della RAI che aveva mandato la sua orchestra (era in radio ovviamente).
Se Viareggio aveva ideato il festival per richiamare turisti estivi ( il primo si svolse il 25 agosto del 1948) un’altra città cercava di risollevare il turismo fiaccato dai tanti anni di guerra. Sanremo aveva già cercato di fare qualcosa di simile all’interno del suo Casinò per attirare clientela nel periodo invernale. E non si lascio scappare l’occasione.
Così oggi Il festival della canzone italiana è in Liguria, come il Burlammacco d’oro fu trasformato nella “Gondola d’oro” e il Festival dell’Umorismo ha traslocato a Bordighera…
Marino Bartoletti, giornalista esperto di musica come di calcio, fine dicitore e memoria storica in questi due settori ha messo insieme un libro, anzi un Almanacco su Sanremo. Una storia lunga 70 anni di un festival che nei testi delle canzoni ha seguito i cambiamenti del nostro paese. Da leggere su gustarviaggiando.
L’evento organizzato da dall’associazione Popup aveva anche la finalità di donare il ricavato della vendita dle libro all’associazione Lorenzo Guarnieri. Sul palco Paolo Marcheschi e Lorenzo Guarnieri.
